Trattamento dei capillari degli arti inferiori

I capillare e le telangectasie degli arti inferiori rappresentano uno degli inestetismi più comuni nella pratica medica dermatologica-estetica. Le cause della comparsa di queste strutture vascolari sono spesso da imputare ad una componente genetica, e in alcuni casi possono essere legati ad una scarsa competenza (come ad esempio un’ipertensione venosa) della circolazione sanguigna degli arti inferiori. Questi capillari infatti sono il risultato della dilatazione di vasi già presenti, ma normalmente invisibili in quanto molto sottili. Quando si dilatano, i capillari possono assumere una colorazione che varia dal rosso al blu. Essa dipende dal grado di dilatazione dei vasi sanguigni più piccoli e dalla profondità rispetto alla superficie cutanea.

Come si trattano i capillari e le telangectasie degli arti inferiori?

Il laser vascolare rappresenta la migliore soluzione in quanto colpisce i vasi sanguigni interessati senza provocare danni ai tessuti circostanti. Il raggio laser arriva al capillare sotto forma di calore coagulandolo, causando in ultimo il collasso della struttura vasale; l’eliminazione del dotto ematico è progressiva e si nota a un mese dal trattamento, quando può essere rivalutato e nuovamente trattato. In media si richiedono 2-4 sedute (a seconda della quantità di vasi da trattare). Il trattamento non è indolore ma è tollerabile, si avverte una sensazione puntoria in corrispondenza del vaso colpito. Dopo il trattamento si noterà un rossore che coinvolge la zona, che tenderà a scomparire nel giro di 2-3 giorni, in alcuni casi è possibile la formazione di crosticine che verranno trattate con unguenti antibiotici fino alla loro risoluzione (7-10gg).

Si possono trattare tutti i vasi sanguigni dilatati?

La valutazione del vaso sanguigno è fondamentale per capire la possibilità di trattamento e il suo successo; in taluni casi, ovvero quando i vasi sono troppo dilatati e/o troppo profondi, il laser non è più in grado di assicurare un’efficacia del trattamento. In questo caso si può interpellare il chirurgo vascolare, poichè è necessaria una valutazione sullo stato e competenza dei vasi più profondi e nel caso, si può considerare la possibilità di un approccio chirurgico e/o farmacologico mirato alla risoluzione del problema.

Foto prima e dopo. Sposta il cursore per vedere il risultato del trattamento.

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